L’Eremo di Calomini

Foto di g.sighele – Opera propria, CC BY 2.0, Collegamento
Foto di g.sighele – Opera propria, CC BY 2.0, Collegamento

Da Gallicano si imbocca la strada che conduce a Fornovolasco ed alla Grotta del Vento. Lasciato sulla sinistra il bivio per Verni e Trassilico (Km. 2,4), si giunge dopo 450 metri dove inizia, sulla destra, la stretta stradina, percorribile solo da autovetture, che in meno di un chilometro conduce al piazzale dell’Eremo (Km. 4,1 da Gallicano), suggestivo complesso architettonico situato alla base di una grande parete strapiombante. Se si viaggia in pullman, è necessario parcheggiarlo nello slargo situato all’inizio della stradina e proseguire a piedi mediante un sentiero segnalato, percorribile in venti minuti.
Varcato il cancello e superata la foresteria, si giunge al porticato che orna la facciata del santuario.
Dalla chiesa principale, riccamente addobbata in stile settecentesco, si accede all’antica sacrestia che, scavata nella roccia a colpi di scalpello presumibilmente prima dell’anno 1000, fu probabilmente il nucleo originario del luogo di culto.
Nel ‘600 fu arredata con splendidi mobili riccamente scolpiti in noce e castagno. È possibile visitare anche la vecchia cucina e le celle dei frati, anch’esse scavate come la sacrestia.
Dal piazzale che fiancheggia la chiesa principale, attraverso una porticina dell’edificio che ospita la foresteria, si accede all’ampio sotterraneo artificiale della chiesa antica, nella quale ogni anno viene allestito un grande presepe.
Non esiste un orario preciso per la visita dell’eremo; per essere certi di poterlo vedere anche all’interno conviene mettersi d’accordo col responsabile per telefono (tei. 0583 767003) o chiedere informazioni al vicino ristorante (tel. 0583 767020).